Come funziona e come cambia dopo il Coronavirus
L’ultima Legge di Bilancio ha confermato anche per quest’anno il Bonus Prima Casa 2020, un’agevolazione pensata per aiutare gli italiani ad acquistare un’abitazione da adibire a prima casa, ma anche per favorire le compravendite e le transazioni immobiliari, avvengano esse tra privati, tramite intermediazione e/o direttamente dall’impresa costruttrice.
Il Bonus Prima Casa 2020 si traduce in una sensibile riduzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale e dell’IVA. Come di norma, vi sono dei requisiti per poter usufruire di tali sconti, che vanno, ad esempio, dai tempi per il trasferimento della propria residenza, fino alla tipologia di abitazione acquistata. La recente emergenza sanitaria, però, ha posto la necessità di modificare tali requisiti, in particolare in riferimento ad alcune importanti scadenze.
Andiamo, dunque, a definire come funziona e chi può accedere a questa agevolazione, specificando nel dettaglio le ultime novità introdotte.
Bonus Prima Casa: le agevolazioni previste.
Vediamo prima di tutto quali sono gli sconti previsti dal Bonus Prima Casa 2020:
• Se l’acquisto dell’abitazione avviene da privato o direttamente dall’impresa costruttrice e la vendita è esente IVA, allora: l’imposta di registro sarà pari al 2% del valore catastale dell’immobile (con un minimo fisso di 1.000 €); l’imposta ipotecaria e catastale, invece, ammonteranno a 50 € l’una;
• Qualora il venditore sia l’impresa costruttrice e la transazione sia soggetta ad IVA, allora: quest’ultima viene ridotta dal 10 al 4% e le imposte di registro, ipotecaria e catastale saranno pari a 200 € l’una;
• In caso di acquisto per successione o donazione, l’imposta ipotecaria e catastale applicate saranno di valore fisso a 200 € l’una;
• Coloro che, inoltre, vendono e riacquistano casa entro 12 mesi e usufruiscono del Bonus Prima Casa, potranno anche beneficiare del credito d’imposta. Sostanzialmente, si tratta della possibilità di sottrarre dall’imposta da pagare per la nuova casa, quella già versata per l’acquisto della precedente abitazione;
• In sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, inoltre, è possibile detrarre dall’IRPEF il 19% per le spese di intermediazione immobiliare, fino ad un massimo di 1.000 €; ma anche detrarre gli interessi passivi sul mutuo.
Requisiti di accesso al Bonus Prima Casa 2020.
Per accedere alle agevolazioni previste per l’acquisto di un immobile da adibire a prima casa, è necessario rispettare e possedere i seguenti requisiti:
1) Il Bonus Prima Casa si applica esclusivamente per gli immobili appartenenti alle categorie catastali da A/2 a A/7 (comprese) e A/11. Spetta anche per l’acquisto di pertinenze classificate C/2, C/6 e C/7, ma limitatamente a una per ogni categoria e che siano destinate in modo durevole a servizio dell’abitazione principale acquistata fruendo delle agevolazioni in esame.
2) Non possedere abitazioni in tutto il territorio nazionale per le quali si è fruito delle agevolazioni; alternativamente occorre giungere alla vendita delle stesse entro 1 anno (12 mesi): l’impegno a vendere tale immobile dovrà risultare nel nuovo atto di acquisto.
3) Non essere proprietario di immobili residenziali nel medesimo comune in cui si richiedono le agevolazioni per l’acquisto della prima casa. In caso contrario, se la precedente abitazione è stata acquistata senza agevolazioni, allora occorre prima vendere e solo successivamente acquistare con il Bonus.
4) Essere residente nel comune in cui si acquista o stabilirvi la residenza entro 18 mesi dall’acquisto agevolato. In quest’ultimo caso, nell’atto di acquisto, occorrerà dichiarare di voler effettuare il cambio di residenza. È anche possibile dimostrare che la propria sede di lavoro o della propria attività (anche se svolta senza remunerazione, come per le attività di studio, volontariato o sportive) è situata nel suddetto comune.
5) Non essere titolare di diritto d’uso, usufrutto o abitazione di altro immobile nello stesso comune in cui si richiede l’agevolazione sull’acquisto della prima casa.
Come cambia il Bonus nel post Covid-19.
In seguito all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavis, sono state sospese alcune scadenze relative al Bonus Prima Casa 2020. Col Decreto Liquidità, infatti, vista l’oggettiva difficoltà a rispettare i tempi previsti per la fruizione dell’agevolazione, sono stati sospesi, dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020, i termini per:
• Trasferire la residenza nel comune in cui è ubicata l’abitazione acquistata (18 mesi);
• Acquistare un altro immobile da destinare ad abitazione principale, nel caso di rivendita della prima casa entro 5 anni dall’acquisto (12 mesi);
• Rivendere la prima casa già posseduta, in caso di acquisto agevolato di una nuova abitazione (12 mesi);
• Acquistare una prima casa dopo aver venduto la precedente e ottenere il credito pari alle imposte pagate (12 mesi).
La sospensione si applica a tutti coloro che beneficeranno del Bonus Prima Casa. Nello specifico, i termini ordinari inizieranno a decorrere nuovamente dal 1° gennaio 2021.